Coni: Ussi, riconoscere a uffici stampa contratto giornalistico
"Pronto intervento contro ogni tentativo di trasformazione lesivo della specificità del lavoro"

Intervento dell’Unione Stampa Sportiva Italiana sull’inquadramento dei giornalisti degli uffici stampa in orbita comitato olimpico e nelle federazioni.

“La riorganizzazione del Coni e il rinnovo del Contratto di lavoro di Sport e Salute sono una ottima occasione per risolvere – finalmente – la questione antica del riconoscimento di professionalita’ di assoluto valore quali sono quelle dei colleghi degli uffici stampa, che con la qualita’ del loro lavoro e l’impegno costante hanno contribuito a garantire visibilita’ nazionale e internazionale a tutto il movimento sportivo”. Lo sostiene l’Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi) che interviene sul tema del re-inquadramento nell’ambito del contratto giornalistico di coloro che tornano nei ranghi del Coni come ufficio stampa, e di coloro che ricoprono analogo ruolo nelle varie federazioni sportive nazionali e che adesso sono per la maggior parte inquadrati come impiegati.

Per l’Ussi si tratta di “professionisti per i quali l’Unione Stampa Sportiva Italiana, gruppo di specializzazione della Fnsi, ribadisce come fondamentale l’applicazione del contratto giornalistico, pronta a intervenire contro ogni tentativo di trasformazione lesivo della specificita’ del lavoro di colleghe e colleghi e di diritti acquisiti. Tutto questo in un contesto piu’ complessivo dell’informazione sportiva dove la parte contrattualistica e’ sempre piu’ a rischio”.

“Troppo spesso infatti – secondo l’Unione della stampa sportiva – ruoli chiaramente giornalistici vengono affidati a professionisti non iscritti all’Ordine, sia in club sia in organizzazioni laddove c’e’ sempre piu’ la necessita’ di competenza. E’ quindi necessario un confronto con il Dipartimento dello Sport, con il Coni e con Sport e Salute per prevedere il ruolo di addetto stampa con contratto giornalistico all’interno dell’organigramma del Coni, di Sport e Salute e delle federazioni sportive per regolarizzare la posizione lavorativa di decine di colleghi”.

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