“Il volley e chi lo racconta”: il corso organizzato dall’Odg dell’Umbria insieme a USSI
Nella splendida cornice del Barton Park di Perugia tanti relatori ed esperti di comunicazione sportiva a confronto

“Il Volley e chi lo racconta” è stato il tema del corso di formazione organizzato dall’Odg dell’Umbria in collaborazione con Ussi Umbria. Nella sala convegni del Barton Park si sono alternati esperti del mondo pallavolistico umbro, che hanno parlato dell’attività del volley umbro a grandi livelli tra comunicazione, marketing e social media.

Donatella Bianaglia, vicepresidente Odg Umbria, nel suo saluto iniziale ha spiegato come “il corso si inserisca alla perfezione nella regione visto che da quest’anno saranno tre le squadre umbre a militare in Lega serie A: Sir Safety Conad Perugia, Bartoccini Fortinfissi e 3M Perugia“. Il coordinamento degli interventi è stato affidato a Simone Camardese, ufficio stampa Sir Safety Conad Perugia.
Andrea Lucchetta, ex giocatore e attuale commentatore Rai ha affrontato il tema del nuovo modo di commentare le partite di pallavolo attraverso un linguaggio che si muova in maniera trasversale, interessando la famiglia che si trova seduta sul divano di casa: “Serve appassionare le giovane generazione esaltando il gesto tecnico anche con paragoni simpatici che restano impressi e rendano l’idea della forza dei giocatori (un esempio: “Su le mani dai divani, su le mani per Osmany”).
Del marketing e di come la pallavolo riesca a mettere insieme tanti imprenditori locali ha parlato Antonio Bartoccini, Presidente Bartoccini Fortinfissi Perugia mentre Marco Cruciani, speaker ufficiale Palabarton Perugia, ha raccontato la sua esperienza di voce, ormai conosciutissima, che accompagna ogni punto, dando ritmo e spronando il pubblico sugli gli spalti ad entrare nel clima della partita. Infine la giornalista umbra Eleonora Cozzari, oggi redattrice di pallavolo al Corriere della Sera e vicedirettrice del mensile Pallavolo Supervolley, ha sottolineato come sia importante portare alla luce le storie degli atleti, “qualcosa in più rispetto a quello che i giocatori già non raccontano nelle proprie pagine social, ai lettori piace sapere come si è arrivati a questi livelli, chi e cosa c’è dietro i loro successi”.

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