La Tiferno Pallacanestro fa giocare i bambini ucraini: “Per ridare loro un sorriso”
L'Ussi Umbria accoglie con piacere l'iniziativa per la quale anche il sindaco Secondi ha espresso grande apprezzamento

Tanti piccoli-grandi segnali di vicinanza alla popolazione ucraina arrivano anche dal mondo dello sport e l’Ussi Umbria, da sempre legata a progetti di solidarietà, vuole manifestare la propria vicinanza alla Tiferno Pallacanestro che ha avviato un progetto di accoglienza per i piccoli fuggiti dalla guerra.

Palla a “spicchi” e “canestri” della pace e solidarietà. Bel gesto di una società sportiva, la Tiferno Pallacanestro, fondata nel 2008 da un gruppo di amici ed ex-giocatori di basket con lo scopo di andare oltre lo sport e le competizioni agonistiche, che ha lanciato un appello-proposta sul proprio profilo Facebook comunicando la disponibilità a fornire tutti gli strumenti necessari per la pratica sportiva ed il semplice giocare e stare insieme alle bambine e bambini ucraini ospiti a Città di Castello nelle strutture della diocesi, della Caritas o presso famiglie. “No alla guerra, si alla pace”, questo lo slogan che muove il desiderio di solidarietà e vicinanza dei soci del club tifernate a fare qualcosa di concreto soprattutto per i più piccoli subito dopo il primario sostegno vitale.

“Non c’abbiamo pensato due volte quando abbiamo visto le prime immagini di distruzione, macerie, morte e disperazione provocati da questa guerra assurda e il nostro primo pensiero è andato subito ai bambini ucraini che sono in Italia e a Città di Castello, al loro futuro e all’integrazione nelle nostre scuole, nella nostra comunità, anche al gioco, ai momenti spensierati che loro hanno diritto di vivere con gli amici e compagni di classe.” “Metteremo a disposizione delle famiglie che lo vorranno – ha dichiarato il Presidente della Tiferno Pallacanestro, Marco Cesaroni – abbigliamento e attrezzature sportive necessarie alla pratica del basket, che prima di tutto per noi è sempre stato e sarà veicolo di inclusione, amicizia, rispetto della persona”. La nostra comunità locale a tuttti i livelli a partire dall’associazionismo anche quello sportivo è sempre stata solidale e nei momenti di necessità ha dato sempre il meglio di sè con iniziative, magari piccole ma concrete e questa vuole essere così: noi ci siamo: se non “giochi” hai già perso”, ha concluso il Presidente della Tiferno Pallacanestro, Marco Cesaroni.

Appena appresa la notizia di questa toccante e concreta iniziativa, il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, hanno manifestato grande soddisfazione e ringraziato i dirigenti della società sportiva non nuova a questo genere di gesti solidali: lo scorso novembre hanno dato vita ad un vero e proprio laboratorio nazionale del BaskIn, la pallacanestro inclusiva giocata con squadre miste di persone normodotate e con disabilità, grazie ad progetto con l’Usl Umbria 1, la Cooperativa La Rondine e l’associazione di volontariato I Fiori di Lillà, con la collaborazione del comune. E poi il Presidente Cesaroni, i dirigenti e soci del sodalizio sportivo hanno deciso in maniera spontanea di realizzare a proprie spese e sostituire i tabelloni e canestri presenti sulle aree pubbliche e i parchi cittadini grazie alla disponibilità del maestro-fabbro, Alessandro Monaldi. “Il comune di Città di Castello ed in particolare l’assessorato allo Sport è pronto a fare se necessario e richiesto, la propria parte nel coordinare altre lodevoli iniziative come quella annunciata dalla Tiferno Pallacanestro per manifestare vicinanza concreta alle famiglie ucraine e ai bambini fuggiti dagli orrori della guerra ed ora presenti nella nostra città . Il gioco, lo sport, lo stare insieme è senza dubbio un aspetto della vita quotidiana indispensabile soprattutto in questi drammatici momenti per tornare alla vita con il sorriso se possibile e guardare al futuro con speranza”, hanno concluso il sindaco Secondi e l’assessore allo Sport, Carletti.

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